La Biennale della Performance

La Biennale della Performance

La Biennale della Performance è un progetto firmato da Andrea Speziali per la città di Riccione, location che si presta a una manifestazione culturale legata a una forma d’arte contemporanea apprezzata dal grande pubblico.
L’idea parte appunto dalla vicenda accaduta presso la nota discoteca Cocoricò, dove una sera hanno messo in scena una delle performance di Marina Abramovich. Solo dopo poche ore l’intervento dei carabinieri ha fermato la performance con gli attori nudi agli ingressi della discoteca. Un fatto sconcertante per il  mondo dell’arte al quale il critico Sgarbi non poteva far mancare un suo commento.
La riflessione nasce nell’ottica di ripensare, ampliandola, l’offerta turistica di Riccione.

Il periodo estivo vede ormai da molti anni un cospicuo afflusso di persone giovani e al tempo stesso, rispetto agli anni delle stagioni d’oro, si nota già da qualche anno un certo calo di presenze turistiche, dovuto sia alla crisi sia a un’offerta culturale che si va sempre più impoverendo.
L’idea vuole appunto rilanciare la città, proponendo un prodotto culturale nuovo e originale, in grado di stuzzicare l’interesse di un fruitore anche straniero.
Perciò la Biennale della Performance sarà una rivoluzionaria iniziativa che coinvolgerà tutta la città e andrà anche a recuperare alcune zone in evidente stato di degrado, come quella delle colonie al mare, che si animeranno di opere d’arte di cui sarà possibile seguire la loro realizzazione..
La prima edizione è in previsione per il 2015 in occasione dell’expo; la durata è di un mese d’estate, da individuare tra maggio e settembre, a seconda dei desiderata della pubblica amministrazione e dei privati che volessero sostenere l’iniziativa.
Per quanto riguarda gli artisti da convocare la rosa è ampia e comprende nomi importanti come Gordon mattaClark, Marina Abramovich, Heliasson, Spencer Tunick fino a nomi minori. Lo scopo è quello di mettere in scena un evento straordinario, di promuovere nuovi artisti e di avvicinare i giovani alla cultura, perché “solo la bellezza salverà il mondo”.
Con l’occasione si valorizzeranno anche strutture pubbliche come villa Mussolini, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi e il palazzo del Turismo.
Le colonie al mare, come quella dell’Enel risalente agli anni ’60, oggi in stato di abbandono e pronta per essere demolita, saranno “in scena”, ad esempio per accompagnare la performance di Matta Clark.
Il costo dell’operazione varia a seconda degli artisti che si inviteranno , dei materiali, allestimenti, e diritti d’autore che si andranno a coprire.
Le discoteche e i locali dell’intrattenimento ricopriranno anch’essi un ruolo importante perché la musica non è solo un sottofondo, ma un propulsore di idee ed emozioni all’interno della Biennale.

Foto di repertorio

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