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Descrizione

I giovani meritano sempre di essere aiutati e incoraggiati, ma è con vero piacere che do il mio sostegno a un giovane di talento come Andrea Speziali che si sta cimentando in un meritorio lavoro di ricerca e valorizzazione dello stile Liberty. Il campo delle ricerche Ŀ un indubbio contributo alla valorizzazione di edifici che sono presenti sul nostro territorio e quindi potranno costituire un ulteriore richiamo per i turisti che affluiscono le nostre riviere. L’interessante volume curato dal giovane riccionese Andrea Speziali, artista alla 54 ° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia e storico dell’arte, analizza con dovizia di particolari e notizie inedite, il periodo storico di inizio‘900 che vide, per l’appunto, la nostra Riviera arricchirsi delle prime costruzioni balneari Liberty. Un originale viaggio nei primi decenni del Novecento dove le cittĦ giardino come Riccione e Cervia che celebrano il ’90 e Centenario erano ricche di villini di inconfondibile eleganza come il capolavoro architettonico Antolini a Riccione progettato dal dalmata Mirko Vucetich originario di Bologna. L’opera segue la mostra “Romagna Liberty” che, proprio a Riccione, la Perla Verde dell’Adriatico, ha avuto la sua sede naturale e che tanto successo ha ottenuto anche a livello internazionale.

Vasco Errani Presidente della Regione Emilia-Romagna

  Sin dalla fine dell’Ottocento i villini d’epoca caratterizzano il tessuto urbano di Riccione, tracciandone di riflesso la sua storia. Il vecchio borgo marinaro, che ha il suo fulcro in quel tratto della Flaminia rinominato Corso Fratelli Cervi, si espande in fretta sino alle dune, lambite dal mare. Tant’è che nel 1905 vengono censite duecento ville. Un patrimonio edilizio che trova la forza di propulsione nelle facoltose famiglie del Centro-Nord, attratte dalla gradevolezza della ridente località balneare, dal suo clima salubre e dalla sua atmosfera vivace, allegra e ospitale. Un processo che, escluse le parentesi dei tristi eventi bellici, prosegue nei decenni, registrando un ulteriore sviluppo negli anni Venti e Trenta. Periodo in cui il Duce con la sua famiglia trascorre le vacanze a Riccione. Avere una residenza estiva a pochi passi da quella di Donna Rachele Guidi e di Benito Mussolini, diventa appannaggio di gerarchi, imprenditori e professionisti. Riccione si arricchisce così di un considerevole patrimonio urbanistico, in buona parte cancellato nel tempo da quel processo d’innovazione che tuttora lo mette a repentaglio. Sono centinaia i villini demoliti nel dopoguerra per lasciare spazio a pensioni e alberghi che hanno segnato il boom del turismo popolare. In questo contesto s’inserisce la storia di Villa Antolini sulla quale il giovane autore Andrea Speziali ha svolto una certosina e meticolosa ricerca, che guida il lettore negli ambienti di quel "monumento" in stile Liberty, a Riccione davvero raro....

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